Tuesday, October 27, 2009

El Quadriderm Para Que Sirve

PordenoneLegge (and good)



"Sono molti anni che, a scadenze periodiche, Alberto Arbasino invoca polemicamente un coefficiente di qualità con cui ordinare delle classifiche, fra i libri, alternative a quelle di vendita. Come mai, si chiede Arbasino, alberghi e ristoranti si misurano a stelle (o a forchette & cappelli) e per qualcosa di almeno altrettanto nobile come i libri contano solo ed esclusivamente i dati di mercato? It's as if McDonald's was considered the best restaurant. In truth such an initiative already exists in Germany, and also by us, for movies, they all know some of quality assessment that has, as they say, many attempts at imitation. Yet it is the arbitrariness of the subjective assessment to make constitutively idiosyncratic, and therefore unreliable, a ranking like that.

Until a few decades ago there would be no need for a similar initiative. Existed in this area a "close company", to quote Leopardi: a community of readers, professional or otherwise, which he knew what were the works to be read, perhaps to hate them. They were largely the same people who will call your attention to writing books, other products related solely to the accounting offices of the publishers. Today of course is no longer so. Far from regretting the company close - with its rituals of membership, its classism, mortgages ideological (in the worst of the term), the inextricable intertwining of personalities and grudges - we are witnessing with dismay (or, by some snob, nihilistic with enthusiasm) to be lost, suddenly, in any proportion between books and books of quality entertainment. The very expression "publishing of culture "that once, without distinction and which are necessary prerequisites, you knew exactly what it has become outdated and, in fact, incongruously snobbish. For a long time now that the success (or failure) in sales of any "cultural product", it seems clear a priori any possible discussion on the value of works of art, and even the content - the lifestyles, world views, expectations of the future - they always carry. If the only valid measurement parameter relies on the secularized Providence that common sense has long been identified in the market, that of literature - like the other arts - could really be reduced to an ornamental role.

It is against this state of affairs it intends to respond to the initiative of the rank of quality promoted by pordenonelegge.it (Gian Mario Villalta, Alberto Garlini, Valentina Gasparet), and the three founding members of the Prize "Stephen Dedalus" - Alberto Casadei, Andrea Cortellessa, Guido Mazzoni. They have identified 100 'Big Players' who, professionally or not, follow the contemporary literature. On a regular basis, this jury will evaluate the books of Italian literature published in the last months, the sum of the votes will compose a list. At least once a year will proposta anche una classifica della letteratura straniera tradotta in italiano.

Della giuria fanno parte critici e scrittori – ma anche traduttori e mediatori culturali, storici e filosofi, consulenti editoriali, critici di discipline che non siano la letteratura; e poi autori, registi e attori del teatro e del cinema. Le persone che hanno accettato di partecipare sono diverse per estrazione, formazione e gusti, come del resto i promotori di questa iniziativa. Esprimono idee della letteratura, competenze, scelte di poetica differenti. L’obiettivo era quello di creare un gruppo che fosse rappresentativo dello spazio letterario italiano e della sua varietà conflittuale. L’unica esclusione preventiva about those writers and critics who are also, by trade, heads of publishing houses and makers of the cultural pages. In agreement with the organizers of pordenonelegge.it, has chosen not to involve them not to stir up conflict of interest or embarrassment in the voting. Except that the other jurors and the Dedalus prize for the winners of its previous editions, our readers are united by other criteria: age. Despite the fragmentation of knowledge and cultural practices, many data points are similar between those who today has thirty years and who has a fifty. [...]"


Alberto Casadei, Andrea Cortellessa, Guido Mazzoni





I 100 major players, "Andrea Damiano Abeni Afribo Giancarlo Alfano Joseph Antonelli Silvia Ballestra Pierpaolo Antonello Andrea Stefano Bartezzaghi Barenghi Bajan Mario Alberto Marco Bellocchio Cecilia Bello Minciacchi Belpoliti Mario Benedetti Sonia Bergamasco Clotilde Bertoni Alberto Bertoni Elisa Biagini Gianni Gianni Biondillo Bonina Angela Borghesi Silvia Bre Daniela Brogi Franco Buffoni Calandrone Maria Grazia Maria Teresa Carbone Roberto Casagrande Andrea Carnero Grace Church stands Guido Stefano Chiodi Stefano Ciavatta Margherita Crepax Stefano Dal Bianco Andrea Di Consoli Matthew Jesus Paolo Di Paolo Raffaele Donnarumma Monica D 'Onofrio Monica Farnetti Paul Febbraro Massimo Roberto Galan Fusillo Stefano Massimo Gallerani Margherita Ganeri Gezzi Daniele Paolo Giglioli Marco Giovannetti Juvenal Claudio Miguel gotor Andrea Giunta English Janeczek Helena Clare Lagani Lagioia Nicola Raffaele Valerio Magrelli Channel Nine Massimo Michele Aldo Mari Ottonieri Tommaso Onofri Gabriele Fulvio Panzeri Antonio Pascale Pedullà Pierluigi Pellini Silvio Perrella Daniele Piccini Domenico Pinto Alessandro Piperno Gilda Policastro Laura Pugno Fabio Pusterla Massimo Raffaele Salvatore Rocco Ronchi Found Martin Rueff Evelina Santangelo Alessandra Sarchi Scarlini Domenico Luca Scarpa Tiziano Scarpa Beppe Sebaste Gianluigi Simonetti Antonio Spadaro Pietro Francesco Stella Spirit Italo Testa Enrico Testa Giuseppe Emanuele Trevi Anthony Traina Luigi Fabio Tricomi Weber Zinelli Paul Zublena Edoardo Zuccato



ESSAYS

1) Max Rizzante, We're not the last , Effigy, p.

21 2) Andrea stands, Class , Bollati Boringhieri p. 20

3) Guido Crainz, Autobiography of a republic, Donzelli, P. 16

3) Massimo Fusillo, aesthetics of literature, the Mill, p. 16

5) Maria Michela Sassi, The beginnings of philosophy in Greece , Bollati Boringhieri p. 14

6) Sergio Luzzatto, Bonbon Robespierre, Einaudi, p. 11

7) Mario Perniola Miracoli e traumi della comunicazione , Einaudi, p. 8

7) Franco Vazzoler, Il chierico e la scena , il melangolo, p. 8

9) Clotilde Bertoni, Letteratura e giornalismo , Carocci, p. 6

9) Enzo Bianchi, Perché pregare, come pregare , San Paolo, p. 6

9) Furgio Brugnolo, La lingua di cui si vanta Amore , Carocci, p. 6

9) Franco Cassano, Tre modi di vivere il sud , Il Mulino, p. 6

9) Debenedetti-Pilati, La guerra dei trent’anni , Einaudi, p. 6

9) Ferretti-Zinati, Volponi personaggio di novel, Manni, p. 6

9) Stephen Wilhelm, Without shelter, The Happy Life, p. 6

9) Massimo Recalcati Melancholy and creation in Van Gogh , Bollati Basic Books, p. 6

9) Jim Dale, Vice read , Rizzoli, p. 6

9) Amedeo Vigorelli, Disgust time , Mimesis, p. 6

9) Luigi Zoja, Against Ismene, Bollati Basic Books, p. 6

20) Ilvo Diamonds, Syllabary sad time, Feltrinelli, p. 5

21) Roberto Andreotti, backfires , BUR, p. 4

21) Attilio Brilli, The journey to the East, Oxford University Press, p. 4

21) Emiliano Morreale, The invention of nostalgia , Donzelli, P. 4

21) Domenico Vecchioni, Sneakers , Olympia, p. 4

25) Linnie Accorroni, 69 positions, Cathedral, p. 3

25) Michael Smargiassi, Genuine lie , Contrast, p. 3

27) Diana Balmori, Between the river and city , Bollati Basic Books, p. 2

27) Claudio Marazzini, Word order , Il Mulino, p. 2

27) Massimo Christmas Il canto delle idee , Marsilio, p. 2

27) Elena Pulcini, La cura del mondo , Bollati Boringhieri, p. 2

Wednesday, October 21, 2009

Wedding Blessing Samoa

Matthew Bonsante


Caro Stefano,


il tuo bel libro mi è giunto solo ieri (siamo tornati, come ti dicevo, domenica sera) e nonostante in questo periodo sia "dentro un problema" di cui poi ti dirò, non ho saputo resistere dallo sfogliarlo, leggere l'articolo che mi riguarda e scoprire un mondo intero col tuo primo capitolo: POESIA E PRESENTE. Conoscevo in parte il tuo pensiero sulla poesia perciò aspettavo con una certa impazienza questo tuo contributo che supera ogni aspettativa, ogni più felice intuizione di ciò che avevi in cantiere. Il tuo procedere con rigore scientifico nella disamina di ciò che è e ciò che rappresenta la poesia per noi, gente della 'gettatezza' , è sorprendente. E' un libro da chevet , caro Stefano, da leggere e da rileggere, perché molte sfaccettature di cui si adorna hanno bisogno di molte riflessioni. I punti con cui concordo sono tutti, salvo prediligerne alcuni nel senso che mi vengono adesso in mente, come per es. la poesia è il nostro tempo più vero , oppure la poesia non è a disposizione di alcuna volontà, nemmeno di quella del poeta (sto andando a caso) il non dover organizzare Riviste come fortilizi , che la poesia (così come il mondo), "non serve nessuno" ma siamo noi a servirci, nella misura delle nostre capacità di 'leggere' o di 'avvicinarci' allla poesia (come al mondo), che la poesia deve essere 'onesta' cioè rispecchiare qualcosa che 'è', ed 'è'... al di là di noi stessi, o nonostante noi stessi! da qui il rapporo tra l'io e l'arte etc. etc. tutto un susseguirsi di 'eventi luminosì' (non semplici idee) che veramente illuminano di nuova fiamma la nostra Arte. Bravo Stefano, continuerò a leggere e a scriverti le mie impressioni. Seguirti, è una vera ascesa nell'aria limpida e pura delle mattine di prima estate. E' un percorso che dà un senso di allargamento di noi stessi, e 'opera' proprio come 'opera' una bella poesia che ci colma. Sì, Stefano, il tuo bel libro ci colma come un presagio di... sicuro riparo . Nel tuo libro c'è qualcosa di duro, forse oscuro - come accade ad ogni vera poesia - ma che conduce, spinge in avanti... ci lascia scivolare in ciò che bellamente chiami destino .

Nel mio piccolo cercherò di divulgarlo. Ne ho parlato ai miei figli, uno è matematico a Pavia e l'altra è architetto a Roma. E ne sto parlando con mia moglie che è docente di Storia dell'Arte a Bari e quindi molto sensibile a questi temi. Ho ricevuto tra l'altro in questi giorni "Atelier" dove c'è una nutritissima intervista fatta da Giuliano Ladolfi a Daniele Pegorari che ti cita tra i critici più promettenti. Ben detto. Oltre che poeta, naturalmente.
Insomma, Stefano, ti sono vicino in questo momento di vera gioia sia per te che per la nostra Arte.

Un forte abbraccio... e, ad maiora!!!!

Matteo



Su Blanc de ta nuque  poesie di Matteo Bonsante

Thursday, October 8, 2009

Tiffany Towers Screensaver

Reb Stein


Scrive Francesco Marotta ne La dimora del tempo sospeso : "Tra un paio di settimane pubblicherò un altro estratto dal libro di Stefano, e vi allegherò una mia nota di lettura. Si tratta, in ogni caso, di un’opera importante dove si intrecciano il rigore etico e la dottrina dello scrittore e dello studioso, la passione per la scrittura e un’innata, inappagata tensione all’ascolto: fuori da ogni steccato di mandato, di scuola e di appartenenza, seguendo unicamente quella traccia fatta di ricerca e libertà interiore che è anche la matrice prima da cui scaturisce il suo lavoro poetico.


Leggendo e rileggendo questo libro, I can not think of how much voluntary blindness is hidden in the words of many who bemoan the lack of a critique of "serious" and can "freely" to state lines and perspective, supported by a theoretical result of the study and application, of attention and work on texts, not patched or, at best, amateur ...

and if you try at least once, to look outside the "circle" that they advertise the badge of belonging? "

Thursday, October 1, 2009

Baby Born Congratulation Wording

The residence time of suspended




Without shelter The hospitality is at home of suspended time, the blog of Francesco Marotta, where you are sure to spend a few hours in good company, among old friends, some of which have left a witness I like to bring. I do also to highlight the work done by Gabriela Fanta, director of the series "Look", and the publisher, Gerardo Mastrullo.

"I go a bit 'by the topic of the post, specifically the writing of poets Anterem, say something to Wilhelm's book as a whole. I'm reading and I have not finished yet, because the proposed Stefano is dense and requires time and attention, and is divided into different sections of reflections and readings. Without taking anything away from the other first struck me greatly, Poetry and finitude, which is an argument without support or network, which does not refer to an author or group of authors but to poetry as a whole, needs and the consequences of write. I state that very wary of those who write about writing, in many cases it seems to me that you will face the risk of a short self. Not in the case of Wilhelm, who in the first twenty pages (What is poetry, what language, what experience, dis-The fact of the poem, what does the poem, because writing) make black White on a series of concepts that anyone who writes or reads or look for something in the writing of others I try, or perhaps in a primitive underground. Stefano eviscerates the skeleton instead of writing with a disarming lucidity, he said references, the causes, the end if it exists. For me, I'm taking the rest, they first apply to have more pages of a book, and the confirmation of human and intellectual stature of Wilhelm. The fact that in this post are somehow united two of the people of greater stature that I have been lucky enough to know (a more "chaotic", fm, and a more "rhizomatic", st) can only make me very happy '.

Francesco Tomada



«Libro molto denso, soprattutto nella parte centrale. Le prime pagine sono particolarmente belle, in alcuni passaggi anche da un punto di vista letterario. C’è poi tutto un discorso sul canone che è molto dotto. Come dicevo privatamente a Stefano, la cosa interessante di alcuni libri appena usciti, compreso il suo, è il fatto che, almeno in parte, siano stati nutriti dal lavoro in rete che, per un periodo almeno, ha fatto circolare un medesimo gruppo di autori sui quali si è potuto ragionare con un'attenzione sicuramente più libera, poi approdata alla sintesi del libro. È, quindi, uno dei pochi casi di libri che hanno anticipato il contenuto in rete. Nella series looks at least two papers have come out very dense: the collective, POETRY AND MEAT (ed. M. T. Burr and wages, and that, beautiful, Marco Ercolani, dizziness and measures'.

Sebastian Aglieco



"I applaud this critical work of Stephen, and here I greet him with affection. I know its rigor and its ability to dig into the workshop of the word led to years of study, through his blog, his intense, never superficial curiosity. "

Fabio Franzin



" I started the book of Stephen, like Sebastian, and I can only be felice di questo rigoroso sguardo sulla poesia contemporanea che i tre ultimi libri editi dalla Vita Felice sanno offrire, invitando il lettore a un’attenzione durevole nel tempo. Grazie anche a Gabriela Fantato che, di questi tre libri, è stata la paladina, e a Gerardo Mastrullo che li ha accolti nelle sue edizioni. C’era bisogno, io credo, di aprire uno scavo nell’officina della parola poetica di questi ultimi anni. Mi auguro che altri libri li seguano. Inoltre, credo, è la prima volta che si delinea un’attenzione critica profonda alla scrittura dei poeti di “Anterem”».

Marco Ercolani