Wednesday, October 21, 2009

Wedding Blessing Samoa

Matthew Bonsante


Caro Stefano,


il tuo bel libro mi è giunto solo ieri (siamo tornati, come ti dicevo, domenica sera) e nonostante in questo periodo sia "dentro un problema" di cui poi ti dirò, non ho saputo resistere dallo sfogliarlo, leggere l'articolo che mi riguarda e scoprire un mondo intero col tuo primo capitolo: POESIA E PRESENTE. Conoscevo in parte il tuo pensiero sulla poesia perciò aspettavo con una certa impazienza questo tuo contributo che supera ogni aspettativa, ogni più felice intuizione di ciò che avevi in cantiere. Il tuo procedere con rigore scientifico nella disamina di ciò che è e ciò che rappresenta la poesia per noi, gente della 'gettatezza' , è sorprendente. E' un libro da chevet , caro Stefano, da leggere e da rileggere, perché molte sfaccettature di cui si adorna hanno bisogno di molte riflessioni. I punti con cui concordo sono tutti, salvo prediligerne alcuni nel senso che mi vengono adesso in mente, come per es. la poesia è il nostro tempo più vero , oppure la poesia non è a disposizione di alcuna volontà, nemmeno di quella del poeta (sto andando a caso) il non dover organizzare Riviste come fortilizi , che la poesia (così come il mondo), "non serve nessuno" ma siamo noi a servirci, nella misura delle nostre capacità di 'leggere' o di 'avvicinarci' allla poesia (come al mondo), che la poesia deve essere 'onesta' cioè rispecchiare qualcosa che 'è', ed 'è'... al di là di noi stessi, o nonostante noi stessi! da qui il rapporo tra l'io e l'arte etc. etc. tutto un susseguirsi di 'eventi luminosì' (non semplici idee) che veramente illuminano di nuova fiamma la nostra Arte. Bravo Stefano, continuerò a leggere e a scriverti le mie impressioni. Seguirti, è una vera ascesa nell'aria limpida e pura delle mattine di prima estate. E' un percorso che dà un senso di allargamento di noi stessi, e 'opera' proprio come 'opera' una bella poesia che ci colma. Sì, Stefano, il tuo bel libro ci colma come un presagio di... sicuro riparo . Nel tuo libro c'è qualcosa di duro, forse oscuro - come accade ad ogni vera poesia - ma che conduce, spinge in avanti... ci lascia scivolare in ciò che bellamente chiami destino .

Nel mio piccolo cercherò di divulgarlo. Ne ho parlato ai miei figli, uno è matematico a Pavia e l'altra è architetto a Roma. E ne sto parlando con mia moglie che è docente di Storia dell'Arte a Bari e quindi molto sensibile a questi temi. Ho ricevuto tra l'altro in questi giorni "Atelier" dove c'è una nutritissima intervista fatta da Giuliano Ladolfi a Daniele Pegorari che ti cita tra i critici più promettenti. Ben detto. Oltre che poeta, naturalmente.
Insomma, Stefano, ti sono vicino in questo momento di vera gioia sia per te che per la nostra Arte.

Un forte abbraccio... e, ad maiora!!!!

Matteo



Su Blanc de ta nuque  poesie di Matteo Bonsante

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